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Riforma Protezione Civile

ANPAS in audizione alla Camera

Il giorno 14 aprile Carmine Lizza,responsabile nazionale Protezione Civile Anpas.

ha partecipato all’audizione presso l’VIII Commissione della Camera dei Deputati,

Ambiente,territorio e lavori Pubblici, in merito alla proposta di legge 2607

“Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di

sistema nazionale e coordinamento della protezione civile“.

Nel suo intervento Lizza ha ha definito la Protezione Civile “un servizio per

la collettività dove le professionalità e le specificità che ne sono presenti

consentono di avere una funzione pubblica che tutela l’integrità della vita delle

persone, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai pericoli o dai danni.

In situazioni di emergenza si dovrebbe procedere in una prospettiva sistemica,

dove la natura e l’estensione dell’evento calamitoso vengano gestite in virtù

della capacità di risposta e reazione del territorio colpito, in ragione cioè del

livello di resilienza della comunità interessata”

Lizza ha poi sottolineato l’importanza del volontariato organizzato di Protezione

Civile sia come struttura operativa nazionale all’interno del sistema di protezione

civile (come indicato nella legge n. 225 del 24 febbraio 1992) sia come parte

autonoma e contemporaneamente sussidiaria del Sistema Nazionale di

Protezione Civile: “

Il radicamento e la conoscenza storica del territorio da parte delle comunità

e delle associazioni di volontariato organizzato di Protezione Civile mette

queste ultime nelle condizioni di poter informare e sensibilizzare i cittadini

sia sulla prevenzione dai rischi che dall’adozione del comportamento giusto da

adottare in emergenza attraverso azioni concrete di mitigazione e di

autoprotezione: questo vuol dire lavorare capillarmente sulla diffusione della cultura

della protezione civile che parta dalle comunità stesse”.

Il volontariato organizzato di protezione civile non è importante solo durante

l’intervento dei volontari in situazioni di emergenza o in esercitazioni di protezione

civile, ma soprattutto nella fase di prevenzione partendo dalla collaborazione dei

volontari Anpas alla stesura dei piani di emergenza (ancora solo il 76% dispone di

un piano di emergenza, e in Regioni come Lazio o Campania solo il 40% dei Comuni

dispone di un piano) fino alla realizzazione della campagna di comunicazione

Io non rischio: una campagna che dal 2011 al 2014 ha coinvolto 314 Comuni, che ha

formato 5300 volontari di protezione civile nelle sezioni locali di 21 diverse

organizzazioni nazionali, associazioni regionali e gruppi comunali e che ha permesso

di parlare nelle piazze a poco meno di un milione di persone.

Un riferimento da parte di Lizza anche a quanto è accaduto ieri con il crollo del solaio

nella scuola di Ostuni: “Dal nostro punto di vista non abbiamo bisogno di “grandi opere”,

ma di piccole opere che nel loro insieme possono costituire un grande piano di

investimento diffuso capillarmente sull’intero territorio nazionale per la messa in sicurezza

delle scuole, degli ospedali e degli edifici pubblici in generale”.

Commenta Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas Nazionale: “Un intervento importante

quello che abbiamo fatto oggi alla Camera in un momento in cui oltre la Riforma del Terzo

Settore, si sta procedendo all’aggiornamento complessivo dell’intero corpus normativo in

materia di Protezione Civile. Come sottolineato da Franco Gabrielli nel corso dell’audizione

precedente, in questa fase sarà importante ribadire l’importanza fondamentale del

potenziamento del ruolo del volontariato organizzato di Protezione Civile: una delle vere e

proprie eccellenze di questo paese che auspichiamo continui a essere preso in

considerazione in un’ottica di sussidiarietà all’interno del

sistema nazionale di Protezione Civile”.

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