Il perchè di Massimiliano

Orgoglioso di dire “Io sono un volontario ” ci contraddistinguono per la

nostra divisa siamo semplici volontari sempre pronti a portare conforto

e aiuto a chi ne ha bisogno, sempre disposti ad ascoltare le persone che
hanno bisogno di noi, siamo spesso semplici e sconosciuti volti anonimi
senza un nome , ma con la voglia di far del bene sempre, e difficile trovare
parole e di speranza e di conforto quando aiuti persone che hanno perso
tutto , ma un loro semplice grazie , un abbraccio, o una stretta di mano
ti ripaga per tutta la stanchezza ed il sonno perso .

Quando mi dicono ma quanto prendi ?? Quanto ti pagano??
Chi te lo fa fare ??
Orgoglioso di rispondere io sono un volontario

Massimiliano P.A. K9 Rescue

la Protezione civile salva anche i dinosauri

Perché come lo chiami quando ti trovi a fissare 40 paia d’occhi, e dietro

quegli occhi ci sono dei bambini di sei anni, e dietro quei bambini ci stanno

i grandi di domani, mentre davanti a quei bambini ci sei tu, che hai una paurissima,

perché non è facile raccontare ai bambini la Protezione civile e i terremoti e i feriti

senza spaventarli.

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PERCHE’ LO FAI?

Amici, parenti o semplici sconosciuti…prima o poi, arriva la fatidica domanda:

Non ti pagano, svolgi turni e attività massacranti, spesso entri in contatto con

situazioni che le persone normali evitano a tutti i costi…PERCHÈ LO FAI?

Giovedì 30 aprile, l’equipaggio dell’Associazione P.A.R.S. Pubblica Assistenza

Riano Soccorso di Riano (Roma) ha iniziato il turno senza pensare che, a volte,

le risposte alle grandi domande sono lì, dietro la porta della sede.

Intorno alle 18.00/18.30, infatti, una giovane coppia si è presentata in sede –

la donna, in avanzato stato di gravidanza, affermava di essere prossima

al parto e chiedeva di essere accompagnata in ospedale.

L’equipaggio ha deciso di portarla in ambulanza all’ospedale Villa S.Pietro, ma

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PERCHE’ NO?

Quante volte abbiamo viste le immagini di uomini e donne, giovani e meno
giovani, in mezzo al fango o sui mezzi di soccorso sanitari o lungo i percorsi

delle maratone. Ci siamo abituati negli anni a vederli: il giallo e il rosso

sono ormai colori scontati in molte occasioni.
Ma che sappiamo di loro? A volte li scambiamo per vigili, altre per forze
dell’ordine, altre per addetti alla manutenzione.
Volti sconosciuti tra la gente.
Se poi li conosci scopri mille storie, alcune molto lunghe, altre da poco
iniziate.
Quello dei volontari è un mondo strano, fatto di poco o di molto,

ma pieno di sfaccettature.
Se ci entri ti rendi conto che ognuno porta dentro anche il proprio mondo, la
propria storia, i propri pregi e i propri difetti.
Se ti trovi con loro scopri anche lì il lupo solitario, che mangia un panino
da solo, il casinaro, che fa battute a tutti, il “so tutto io” che puntualmente
viene preso bonariamente in giro, la mammina, che porta dolci e caffè, la
studiosa, che è sempre preparata e si è letta tutto il programma fin

nei minimi dettagli.
Insomma: gente comune come me e te. Ma allora ti chiederai? Qual’è la
differenza?
Nessuna tra te e loro: chi fa il volontario utilizza una parte del suo tempo,
di più o di meno, per fare cose che ti possono sembrare strane ma che in fondo
non lo sono. La differenza è che le fanno “insieme”.
>Io dico sempre che un volontario è fondamentalmente un egoista e puntualmente
mi si risponde che non è possibile, perchè il prerequisito del volontariato è
la solidarietà. Verissimo, ma essere impegnati in attività utili agli altri, al
di là dei modi e dei tempi, ti fa stare bene. Quindi fai qualcosa prima di
tutto per te.
Ovviamente non è tutto rose e fiori: non potrebbe essere un mondo perfetto,
perchè un mondo perfetto non esiste. Certo piacerebbe a tutti averne uno
migliore, ma perchè lo sia ci vogliono anche piccole cose, spesso quotidiane.
E’ questo che fa la differenza nel mondo dei volontariato: piccole cose sono
anche grandi cose.
Ma in fondo tutti possono essere volontari, anche per un attimo: basta non
voltare le spalle a chi ha un problema, a chi cade per strada o ha un malore, a
chi ha bisogno di coperte o di aiuto per svuotare una casa allagata dopo
un’alluvione, a chi deve rimuovere le macerie, a chi ha bisogno di essere
ascoltato.
La differenza tra un volontario in divisa e uno no? Imparare insieme per fare
insieme e crescere insieme per saper fare meglio.
Quindi niente super eroi, ma persone che hanno semplicemente deciso di non
voltare le spalle.
Quindi che sia rossa o gialla quando vedrai una divisa di questo colore non
guardarli in modo strano: sono come te e soprattutto tu potresti essere come
loro.
E quindi: perchè no?

Linda Pensavalli (BluSub)