La Pubblica assistenza Lilla onlus, da sempre impegnata nel Settore psicosociale di Anpas Lazio, ha iniziato una collaborazione con il Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, offrendo la propria disponibilità ad accogliere un minore sottoposto ad un anno di messa alla prova.
La “messa alla prova”, prevista dall’articolo 28 del DPR 448/88, consiste nella sospensione del processo e messa alla prova, permettendo di estinguere il reato se l’esito è positivo e di occuparsi del minore affinché comprenda il proprio gesto, trasformandolo da soggetto passivo di una sanzione a soggetto attivo, che deve impegnarsi per dimostrare di essere in grado di crescere in modo sano e di modificare l’atteggiamento che in precedenza lo ha portato all’atto criminoso.
La messa alla prova in una associazione cinofila trova le sue motivazioni nel fatto che l’animale è un grande mediatore emozionale e facilitatore delle relazioni sociali. Inoltre, il prendersi cura dell’animale favorisce il senso di responsabilità e la socializzazione, aiutando la creazione di un’immagine positiva di sé, fondamentale per i ragazzi che hanno perso la fiducia in se stessi.
Prendersi cura significa immedesimarsi nell’altro, riflettere su azione e reazione/conseguenza, significa rielaborare il proprio ruolo di autore di reato e far emergere la figura della vittima del reato stesso che spesso non viene assolutamente presa in considerazione. Nel caso di ragazzi messi alla prova tutto questo aiuta a riflettere sull’atto criminoso e sulle conseguenze per arrivare alla generalizzazione che ogni azione lascia un segno sia in se stessi che negli altri.
Nell’ambito del progetto, il ragazzo sarà affiancato da un tutor interno all’Associazione (in questo caso specifico una assistente sociale/volontaria cinofila), ma sarà seguito da vari operatori del team, ognuno per le sue specificità. Dopo un primo periodo di adattamento, conoscenza e socializzazione con i cani dei quali si occuperà, al minore verrà affidato un cane specifico, con il quale sperimenterà nuove forme di comportamento, di responsabilità e di emozioni.
Un altro punto importante del progetto consiste nel far sperimentare al minore autore di reato l’appartenenza ad un gruppo di volontariato, il rapportarsi con persone diverse da quelle del suo quotidiano e il prendere coscienza della possibilità di dedicare parte del proprio tempo per il benessere di quella stessa società da cui ha rischiato di essere estromesso a causa del suo comportamento criminoso.